Federconsumatori Emilia Romagna lancia un vero e proprio SOS BOLLETTE, invitando i consumatori che hanno nel tempo sottoscritto contratti di fornitura nel mercato libero a verificare le condizioni economiche che sono in questo momento applicate dal proprio Gestore. Condizioni che potrebbero essere penalizzanti rispetto ad altri contratti del Mercato Libero e al prezzo definito mensilmente da Arera per il mercato tutelato.
Lo verifichiamo quotidianamente negli oltre settanta sportelli della nostra Associazione, e dalle tante telefonate che riceviamo: una parte consistente di cittadini non sa se il proprio contratto è nel mercato libero o in quello tutelato. Ancora di più, la grande maggioranza, non segue in nessun modo le evoluzioni dei prezzi, e non verifica mai la convenienza della propria tariffa.
Ad aumentare i problemi la recente sconcertante sentenza del Consiglio di Stato, recepita dal Governo Meloni, che ha sbloccato gli aumenti nel mercato libero per chi è a fine contratto. Blocco definito dal Governo Draghi fino al mese di aprile 2023. In tantissimi casi le variazioni di prezzo sono enormi, con proposte dei Gestori di tariffe fisse oltre il doppio di quelle nel mercato tutelato. In tanti accettano quelle proposte senza approfondire, senza cercare altre opportunità più convenienti.
I clienti nel mercato libero sono la grande maggioranza, il 67% in Italia, e qualcosa di più nella nostra Regione. Ma è un sistema che non funziona, perché solo una parte di cittadini è in grado di seguire le complessità insite nella ricerca delle migliori condizioni possibili, leggendo in profondità bollette e comunicazioni. Anche i siti comparatori non funzionano perfettamente, riportando spesso condizioni, veri e propri specchietti per le allodole, che nella realtà vengono smentite.
Un esempio delle complessità che deve gestire un utente?
Oggi il prezzo del gas nel mercato tutelato (Indice PSV) è di 1,24 euro, ed il prossimo mese è previsto un ribasso del 20/25%. Le offerte nel mercato libero sono legate a degli indici, i più noti sono TTF, PFOR e PSV. Il riferimento migliore in questa fase è il PSV, quello da evitare il PFOR. Il consumatore deve considerare anche il cosiddetto SPREAD, una sorta di margine operativo che si tiene la società venditrice e che viene caricato su ogni metro cubo consumato dall’utente. A seconda del Gestore lo SPREAD può variare da 0,10 centesimi fino a 0,30.
Tutti elementi, sicuramente complessi, di cui tenere conto, pena trovarsi, come accade oggi, con bollette enormi quanto ingiustificate.
Il consiglio di Federconsumatori è di non rinunciare a capire ed approfondire la propria bolletta.
Se il costo reale nel mercato libero è superiore al tutelato si possono fare tre cose:
• contattare il gestore per ottenere condizioni migliorative;
• cambiare gestore, sempre nel mercato libero, ricercando le migliori offerte;
• chiedere il rientro nel mercato tutelato, che è stato prorogato sino al 10 gennaio 2024, e che per Federconsumatori deve essere confermato senza scadenze.
Quindi, in definitiva, non si può stare nel mercato libero del gas senza occuparsi di quello che succede; la cosa peggiore che si può fare è pensare che sia il Gestore a fare il nostro interesse.
Federconsumatori è a disposizione per ogni chiarimento e aiuto nei propri sportelli sul territorio regionale.
Articolo realizzato “Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020 “ S.M.